Leggere è un atto d’amore
5 mesi fa

Consigli per il Ramadan nelle scuole

Ricordiamo l’educazione all’interculturalità, all’integrazione e alla coesistenza di tutti i tipi di cultura. Abbiamo la fortuna di condividere una varietà di prospettive nella nostra scuola. 

È possibile fare gli auguri nello stesso modo in cui si fanno a Natale. Ad esempio, si può dire “Buon Ramadan” o “Ramadan Mubarak”.

“Non si beve nemmeno l’acqua?” Questa frase può essere ripetitiva. Il Ramadan fa parte dell’identità del corpo studentesco e non riguarda solo l’astensione dal cibo e dalle bevande. 

È fondamentale evitare giudizi e stereotipi associati al Ramadan. In caso di dubbi o di non familiarità, non abbiate paura di chiedere agli studenti informazioni sulle loro pratiche e abitudini, mostrando interesse e rispetto.

Se uno studente è malato o soffre di vertigini quel giorno, può mangiare o bere. Tuttavia, è importante comunicarlo con empatia e rispetto.

Se notate un alunno che non sta facendo il digiuno, evitate di chiedere il motivo davanti a tutta la classe. I motivi della mancata partecipazione possono essere diversi, come le mestruazioni, una malattia o una decisione personale, tra gli altri. 

Durante le ultime ore di lezione, gli studenti possono essere più sensibili o stanchi. 

È possibile che gli argomenti legati alla sessualità siano più scomodi. Se, ad esempio, avete programmato una lezione, potete spiegare loro in anticipo che si tratta di un argomento scientifico e didattico. Raggiungere un accordo può essere vantaggioso.

“Non posso ascoltare la musica”. Se si tratta di una questione educativa e di apprendimento (e non ricreativa) non dovrebbe essere un problema. È molto importante comunicarlo in modo rispettoso.

Durante la festa finale del Ramadan (Eid), lo studente potrebbe non frequentare le lezioni. Evitate di programmare attività o esami in questi giorni.

Se siete tutor o se questo argomento è rilevante per la vostra materia, può essere un’opportunità per creare un ambiente educativo che celebri la diversità e l’apprendimento tra pari.

Abbattiamo gli stereotipi.

Il testo è stato tradotto da Tips Ramadán y nuestro alumnado di Hijadeinmigrantes e @femme.fatalicia.

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